Speranza, opportunità, inclusione, fiducia. Il tema della migrazione è stato affrontato ieri, 3 ottobre, nella prima di un ciclo di conferenze organizzato dalla Croce Rossa Italiana - Comitato di Milano, in occasione della prima Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione.
È un romanzo corale la storia dei migranti: si scappa dalla miseria, dalla guerra, dalla dittatura, dalla fame per poi raggiungere il mare, l’unica via di fuga, col Mediterraneo che si trasforma in un'immensa via di traffico di esseri umani.
E gli ultimi dati venuti alla luce sono allarmanti perché fra i profughi ospitati nei centri di accoglienza italiani sta aumentando vorticosamente il numero dei minori non accompagnati.
La ricerca di un confronto autorevole fra istituzioni, esperti e operatori del terzo settore ha portato Stéphane Jaquemet, delegato per il Sud Europa dell'Alto Commissariato dell'ONU per i Rifugiati, Marco Lombardi, professore di Sociologia e direttore di ITSTIME, dell'Università Cattolica di Milano, e Leila Castillo, responsabile desk migrazioni della Croce Rossa Italiana, a tracciare le prime linee guida di un complesso mosaico: il fenomeno migratorio non si può contrastare con un atteggiamento di chiusura da parte dei Paesi europei in quanto la repressione non potrà mai arginare la sofferenza dell’umanità.
I tre relatori, guidati da Antonio Polito, vice direttore del Corriere della Sera, hanno così dato il via ai prossimi incontri, aperti a tutta la città, che si terranno nella sede di Croce Rossa Italiana - Comitato di Milano, in via Marcello Pucci 7, il 25 ottobre, l’8 novembre e il 22 novembre alle ore 18.30.