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Il 26 ed il 27 maggio 2016 il Consolato Generale di Ungheria in Milano, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, con il contributo del Ministero degli Affari e del Commercio Esteri di Ungheria, ha commemorato la rivoluzione del 1956 in Ungheria con un convegno presso la sala Negri da Oleggio dell’Ateneo di Milano. Hanno aperto i lavori il discorso del Console Generale di Ungheria Judit Timaffy, l’intervento del magnifico Rettore prof. Franco Anelli e del Decano prof. Giovanni Gobber (Unicatt).

Attraverso due giornate dense di contenuti si sono affrontati gli aspetti storici degli eventi, ripercorrendo i principali momenti della Rivoluzione e le battaglie svolte nella città di Budapest, il contesto politico internazionale, la figura del cardinal József Mindszenty e la posizione della Chiesa cattolica nel 1956.

Nella seconda giornata del convegno, L’eredità del 1956, si è data voce a quanti hanno vissuto direttamente, o indirettamente attraverso le loro opere, i fatti ungheresi. La Croce Rossa Italiana, istituzione impegnata prima ad assistere a distanza e poi ad accogliere i profughi magiari sul territorio nazionale, è intervenuta per testimoniare come furono organizzate le azioni umanitarie in quel delicato contesto storico politico.

Dalla consultazione del fondo sull’assistenza ai profughi ungheresi - ottobre 1956/marzo 1958 - contenuto nell’archivio del Comitato CRI di Milano si è evinto che le iniziative promosse dalla Croce Rossa Italiana a favore del popolo magiaro furono essenzialmente le seguenti, sviluppate singolarmente nel corso della presentazione a cura di S.lla Chiara Caraffa, ispettrice II.VV. Miano:

- Raccordo con altre Società Nazionali di Croce Rossa per il coordinamento dell’invio dei primi aiuti e per la presa in carico dei profughi, anche per il successivo affido ad altri enti

- Promozione di raccolte fondi per il sostegno diretto dei profughi, per borse di studio agli studenti universitari, stipula di convenzioni, madrinaggio

- Mantenimento di strette relazioni istituzionali e diplomatiche con il Governo e i Ministeri, le Ambasciate e con l’Alto Commissariato per i rifugiati della Nazioni Unite. Inoltre, a livello locale con le Province, i Comuni, le Prefetture, le Questure, le altre associazioni sul territorio

- Apertura di Centri di ospitalità C.R.I. per profughi ungheresi, diretti da Infermiere Volontarie

 

Nella sessione dedicata alle domande sono stati posti diversi quesiti di approfondimento ai relatori e si  è auspicato un nuovo incontro - in occasione della prossima presentazione a Milano di un libro sul tema dei moti rivoluzionari del 1956 in Ungheria - volto a dare ulteriori notizie, tra l’altro, anche circa il supporto offerto dalla CRI ai profughi magiari.

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