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Era il 2018 quando è partito il primo progretto della Croce Rossa di Milano per favorire l'inclusione socio-lavorativa di persone migranti. Da allora centinaia di ragazze e ragazzi hanno avuto la possibilità di formarsi e affrontare il mercato del lavoro con maggiore consapevolezza e con un bagaglio di conoscenze e competenze tale da potergli garantire la possibilità concreta di trovare un posto. Tanti sono stati i risultati i termini di occupazione successiva, riconoscimenti e pubblicazioni. A distanza di quattro anni è quindi tempo di tirare le fila!

 

L'avvio del programma 

Nell’ambito di un bando lanciato a livello internazionale, nel 2018 un’equipe multidisciplinare della Croce Rossa di Milano ha avviato un progetto pilota, ESIRAS, finanziato grazie fondi europei. Un progetto di 20 mesi iniziato con l’ideazione dei contenuti e delle modalità della formazione informale al fine di offrire strumenti concreti per l’inserimento lavorativo. I risultati raggiunti dal progetto pilota sono andati oltre le aspettative: 127 persone formate invece delle 60 previste; 54 persone inserite nel mondo del lavoro, anziché le 25 inizialmente ipotizzate. 

Al termine del progetto pilota, visti gli ottimi risultati raggiunti, le attività sono proseguite con un nuovo progetto, ESIR, reso possibile grazie a un finanziamento triennale della Fondazione THSN e due contributi annuali di Fondazione della Comunità di Milano e CLDS.

 

Obiettivo del programma 

Progetto_ESIRAS_-_CRI_Milano_9_-_Copia.jpgL'obiettivo del programma è quello di rispondere alle sfide imposte dai percorsi di inclusione socio-lavorativa di persone rifugiate e richiedenti asilo attraverso azioni innovative e flessibili. In particolare:

  • fornire maggiori conoscenze e competenze rispetto al contesto socio-economico locale 
  • favorire un miglior accesso al mondo lavorativo e ai servizi sociali

 

I risultati quadriennali 

In quattro anni di progetto ci sono stati importanti risultati:                                                                         

  • oltre 700  persone incontrate e che hanno sostenuto un primo colloquio iniziale conoscitivo
  • 322 partecipanti ai percorsi interni di empowerment per il rinforzo delle competenze trasversali
  • 325 workshop organizzati in presenza e online
  • 261 persone hanno frequentato un corso professionalizzante, di cui il 91% ha ottenuto l’attestato
  • 21 corsi professionalizzanti organizzati (da 80 a 222 ore) e 9 percorsi individuali (all’interno di corsi organizzati da altri enti)
  • 181 contratti attivati, di cui 90 tirocini extracurriculari e 91 contratti di lavoro (indeterminati, determinati e apprendistato)

 

I profili dei partecipanti 

I partecipanti al programma sono persone con regolare richiesta di asilo o rifugiati, quindi con già riconosciuta la protezione sussidiaria, speciale o asilo politico. Sono disoccupati o inoccupati, domiciliati nell’area della Città Metropolitana di Milano e nelle province di  Monza e Brianza e Varese. Il 90% è composto da uomini.

Le nazionalità sono così suddivise

Albanese 3 Filippina 1 Nigeriana 58
Angolana 1 Gambiana 34 Nigerina 10
Armena 2 Georgiana 1 Pachistana 16
Azera 2 Ghanese 4 Peruviana 2
Bengalese 2 Guineana 30 Salvadoregna 10
Beninese 1 Guineense 2 Senegalese 32
Bosniaca 1 Irachena 3 Serba 1
Burkinabè 8 Iraniana 12 Sierraleonese 9
Camerunense 34 Ivoriana 20 Siriana 3
Centrafricana 1 Keniota 1 Somala 15
Ciadiana 3 Kosovara 2 Sudanese 16
Cinese 2 Libanese 1 Togolese 10
Colombiana 2 Libica 6 Ugandese 1
Congolese 2 Maliana 46 Venezuelana 3
Egiziana 5 Marocchina 7    
Eritrea 3 Mauritana 1    

 

Il percorso 

Una volta entrati nel programma, i partecipanti seguono un primo percorso di empowerment erogato dalla Croce Rossa di Milano, a cui segue un corso professionalizzante in un istituto di formazione accreditato. In caso di bisogni o di competenze specifici, si definisce un percorso personalizzato congiuntamente con il partecipante. Una volta completata la formazione, segue un periodo di ricerca di opportunità lavorative in cui i ragazzi sono supportati dal team del progetto.

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Il colloquio iniziale e le attività di gruppo permettono agli operatori di conoscere e approfondire le competenze linguistiche, personali e lavorative dei beneficiari, per valutare la possibilità di un loro proseguimento nel progetto e calibrare il tipo di supporto in base ai bisogni specifici. Ad esempio, se il livello linguistico non risulta sufficiente ad accedere al percorso formativo, il beneficiario viene indirizzato ai corsi di italiano L2 offerti da enti e scuole del territorio, come il CPIA.

 

I corsi professionalizzanti

Sono state formate 261 persone, di cui il 91% ha ottenuto l’attestato, attraverso la realizzazione di 21 corsi di durata variabile (minima 80 ore, massima 222 ore). Tutti i corsi hanno incluso almeno 33 ore di italiano tecnico.

Gli ambiti di formazione sono ristorazione, meccanica d’auto, macchine utensili, magazzinieri, muratori/manutentori, saldatori, termoidraulica e pulizie.

I corsi vengono svolti in collaborazione con Centri di Formazione riconosciuti: 

  • ACTL
  • Centro Fleming
  • CFP Salesiani
  • CFP Unione Artigiani
  • IFOA
  • Scuola Arte Muraria

 

Gli inserimenti lavorativi

Da giugno 2018 a marzo 2022, sono stati facilitati 181 contratti, di cui 91 di lavoro (determinato, indeterminato e apprendistato) e 90 di tirocinio extracurriculare, inserendo 149 persone nei seguenti settori:

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Capire l’andamento del mercato del lavoro, per pianificare corsi di formazione professionalizzanti adeguati alle richieste delle aziende, è stato determinante per creare reali opportunità di inserimento lavorativo. Ad esempio durante le prime fasi della pandemia da COVID-19 è andato in profonda crisi il mondo della ristorazione, mentre si è rafforzata molta l’offerta di lavoro nel settore della logistica.

Oggi questo panorama sta cambiando ancora e, con il passare dell’emergenza pandemica, hanno ripreso forza i settori legati al macro settore Horeca (Hotel, ristoranti, bar…) oltre a quello dell’edilizia, grazie ai bonus erogati legati alle ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche.

Le tipologie di contratto dei beneficiari sono cambiati durante il loro percorso di inserimento socio-lavorativo verso l’autonomia. I cambiamenti sono stati diversificati in tre aree in base al tipo modifica della loro situazione contrattuale al 30/4/2022: miglioramento (60 casi), uguale/simile (43 casi) e peggioramento (7 casi). Per quanto riguarda i miglioramenti, sono così ripartiti:

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Il volontariato

Ai partecipanti viene offerta l’opportunità di partecipare alle attività di volontariato, anche in collaborazione con altre organizzazioni.

I volontari della Croce Rossa di Milano sono coinvolti nelle attività, permettendo di ampliare le possibilità ai beneficiari di relazionarsi con degli italiani per apprenderne ancora di più usi, costumi e migliorare la lingua, e inoltre a ricevere un supporto personalizzato al fine di rendere più efficace l’inclusione socio-lavorativa.

In questi anni hanno collaborato una decina di volontari organizzando incontri di conversazione per il rinforzo della lingua italiana, lezioni basic sull’uso del PC, uscite per conoscere la città di Milano, supporto individuale per la ricerca del lavoro e dell’alloggio.

 

L'impatto del Covid-19 

Aver sviluppato i workshop di empowerment con modalità partecipative, ad esempio con l’utilizzo del teatro sociale, attività di ice-breaking, simulazioni e giochi di ruolo, ha reso necessario identificare una nuova formula a partire dal primo lockdown dovuto alla pandemia. La metodologia è cambiata ed è stata adattata alle piattaforme online, così come tutta la raccolta di informazioni e documenti dei partecipanti.

Nonostante le numerose restrizioni, i corsi sono stati completati con successo. Inoltre l’attuale sistema di raccolta dati è più efficiente ed ecologica (tutto l’archivio è online).

A causa dell’emergenza COVID-19 la scena economica si è trasformata in modo radicale e repentina e le incertezze future rendono l’inserimento lavorativo ancora più complesso.

 

Riconoscimenti e pubblicazioni

17ac5f8da78c1c03f88e810b46283c98 SPer due anni consecutivi, l’Alto Commissariato ONU per i Rifugiati (UNHCR), ha premiato la Croce Rossa di Milano con il conferimento del logo WeWelcome per l'impegno dimostrato negli interventi di inclusione socio-lavorativa delle persone migranti. Il premio è destinato alle associazioni che assistono i beneficiari di protezione internazionale e ne promuovono l’inserimento nel mercato del lavoro.

Infine, per facilitare ancora di più le persone straniere nella ricerca del lavoro in Italia, è stata pubblicato un manuale in quattro lingue con lo scopo di fornire strumenti concreti a coloro che, trovandosi nella condizione di cercare un impiego in un paese che non è il loro, incontrano spesso molte difficoltà a trovare lavoro. Il manuale è disponibile gratuitamente nella pagina dedicata

 

Storie di successo

FallikouSono tanti i successi dei beneficiari del progetto. Ogni persona ha una sua storia, ecco di seguito il racconto di alcune di loro:

 

Info aggiuntive

Per informazioni sul programma è possibile visitare la pagina del progetto ESIR o scrivere a esiras@crimilano.it

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Per il secondo anno consecutivo, la Croce Rossa di Milano è stata premiata dall’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) con il conferimento del logo WeWelcome per l’anno 2020-2021, come "riconoscimento del rilevante impegno dimostrato nella promozione di interventi specifici per l’inserimento lavorativo dei rifugiati".

Il programma di inclusione socio-lavorativa per persone migranti della CRI Milano,è da anni un punto di riferimento nel panorama milanese come esempio virtuoso di collaborazione tra Terzo Settore e Profit per favorire l'inserimento lavorativo e sociale di persone beneficiarie di protezione internazionale. In quattro anni, grazie al percorso formativo su empowerment e competenze trasversali impartito da CRI Milano, e ai successivi corsi professionalizzanti che intraprendono i partecipanti al programma, è stata facilitata l'attivazione di oltre 180 contratti di lavoro in piccole e grandi aziende del territorio.

Il premio WeWelcome è destinato a cooperative, associazioni ed altri enti pubblici e privati che promuovono l'attuazione di interventi specifici per l’inserimento lavorativo dei rifugiati e per la promozione di una società inclusiva. Le realtà che aderiscono al bando del premio vengono intervistate e selezionate dal Comitato di Valutazione dell’UNHCR, che sceglie un numero limitato di realtà per il conferimento del logo. Il progetto Welcome è sostenuto dal Ministero del Lavoro, da Confindustria e dal Global Compact Network. Si avvale inoltre del supporto della Fondazione Tent e della Commissione Europea

Ricevere questo importante riconoscimento dall'UNHCR per il secondo anno consecutivo - dichiara Luigi Maraghini Garrone, Presidente CRI Milano - è per tutti noi un grande onore e un risultato straordinario che valorizza il nostro programma di inclusione socio-lavorativa. Quattro anni fa, quando abbiamo avviato il primo progetto, non immaginavamo di poter raggiungere in poco tempo questo ambito riconoscimento e di riuscire a creare una così proficua collaborazione tra realtà associative, cooperative, enti di formazione e aziende. Ciò che ci rende però particolarmente orgogliosi, è aver apportato cambiamenti positivi e concreti nella vita dei nostri beneficiari. Per molti di loro, il progetto ESIR, grazie alla fiducia dei donatori e alla competenza dei volontari e operatori CRI, ha rappresentato una vera e propria occasione di riscatto in grado di dare un nuovo corso alla loro vita".

L’evento di premiazione e conferimento del logo “We Welcome” si terrà a Roma il 13 giugno 2022 presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio.

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L’impegno, la dedizione e la formazione ripagano sempre, e Razzaghi, giovane guineano di 31 anni, lo sa bene. Arrivato in Italia nel 2018 viene ospitato in uno dei centri di accoglienza gestiti dalla Croce Rossa ed entra subito nel programma di inclusione socio-lavorativa della CRI Milano. È infatti uno dei primi partecipanti di ESIRAS, progetto che si prefissava di fornire formazione e training ai richiedenti asilo e ai rifugiati, in particolare quelli senza esperienze lavorative, al fine di facilitare la loro inclusione nella società e nel mercato del lavoro.

“L’incontro con il progetto ESIRAS - ci racconta - è stato molto utile perché ho imparato a fidarmi di me stesso e delle mie capacità”. Il team multidisciplinare della Croce Rossa di Milano, composto da educatori, formatori ed esperti in campo sociale, dedica infatti molto tempo all’empowerment e al potenziamento delle soft skill e delle competenze trasversali dei partecipanti al programma. Successivamente i ragazzi vengono avviati ai corsi professionalizzanti presso centri di formazione accreditati, frequentando anche un corso intensivo di italiano tecnico.  

Il percorso di Razzaghi è un successo, tanto che già a inizio del 2019, dopo aver frequentato un corso per magazziniere presso l’istituto IFOA, ottiene il primo tirocinio in un hotel di una importante catena alberghiera: il Four Seasons.

Fin da subito Razzaghi ce la mette tutta e gli sforzi vengono ripagati. Al termine del tirocinio, con sua immensa soddisfazione, gli viene proposto un primo contratto di un anno, superato il quale il primo grande traguardo: un contratto a tempo indeterminato.

Ma le sorprese non finiscono qui. Il mese scorso Razzaghi, infatti, è stato nominato dipendente dell’anno dell’hotel, segno di grande stima professionale da parte di tutti i suoi colleghi e un riconoscimento importante per un ragazzo arrivato in Italia solo da pochi anni. “Ricevere questo premio mi ha riempito di orgoglio. È stata una cosa molto importante per me e che da oggi farà parte della mia storia… ne vado molto fiero.”. E alla domanda su cosa pensa gli riservi il futuro, dimostra di sapere già cosa vuole: “Vorrei rimanere nel settore alberghiero e arrivare lontano. So che la strada è lunga e il futuro è sempre pieno di sorprese, ma ce la metterò tutta per raggiungere molti altri risultati come questo.”.

E di fronte a tale determinazione, non possiamo che augurare un grande in bocca al lupo per il suo futuro.

Grazie ai progetti dedicati all’inclusione socio-lavorativa delle persone migranti, la Croce Rossa di Milano nel 2020 è stata premiata dall'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) con il logo WeWelcome, “per l’impegno dimostrato nella promozione di interventi specifici per l’inserimento lavorativo dei rifugiati”.

Maggiori informazioni sul progetto: crimilano.it/esir

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"Mi chiamo Didier Rousel B., ho 33 anni e sono nato in Camerun. Sono diplomato in Accounting and Financial Management. Avrei voluto frequentare l’università, ma ho dovuto lasciare il mio paese mentre stavo concludendo un tirocinio formativo in una società di revisione contabile.

Quando sono arrivato in Italia il mio più grande desiderio era quello di riprendere e continuare la mia formazione, ma dovevo innanzi tutto imparare la lingua e trovare un lavoro per potermi mantenere e studiare.

Dopo pochi mesi dal mio arrivo, grazie a Naga - un'associazione di volontariato che fornisce assistenza a cittadini stranieri, ndr - sono entrato in contatto con il team del progetto ESIR, implementato dalla Croce Rossa di Milano, che sostiene la formazione professionalizzante di persone rifugiate.

Il team di ESIR, visto il mio desiderio di proseguire gli studi, mi ha presentato all’associazione Hope, attraverso la quale ho avuto l’opportunità di ottenere una borsa di studio alla Swiss School of Business. Per fortuna i colloqui di selezione sono stati in inglese, che è una delle mie lingue madre, e questo mi ha permesso di sfruttare al meglio le mie competenze.

Ora non mi resta che studiare il più possibile e sfruttare al meglio questa opportunità. Il mio desiderio è quello di formarmi al meglio e andare a lavorare per una grande azienda per poter un giorno sostenere la mia famiglia. Ma voglio anche dare il mio contributo al futuro del mio paese. Mi piacerebbe mettere le mie competenze e la mia esperienza al servizio di persone che, come me, hanno bisogno di una opportunità per fare emergere il loro talento.

Solo restituendo a mia volta quello che ho ricevuto potrò davvero ringraziare tutte le persone che hanno reso possibile questo mio sogno."

La testimonianza di Didier conferma il valore del progetto ESIR, voluto dalla Croce Rossa di Milano per fornire alle persone rifugiate maggiori conoscenze sul contesto socio-economico locale e competenze professionali specifiche, e premiato dall'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) con il logo WeWelcome, per l’impegno dimostrato nella promozione di interventi specifici per l’inserimento lavorativo dei rifugiati.

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