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Occhi azzurri e passo deciso; un sorriso un po’ imbarazzato inizialmente, che però si scioglie subito in un fiume di ricordi e racconti alla prima domanda: “Massimo, sei in servizio in Croce Rossa da più di 15 anni … perché hai scelto Cri?”.

“Ho sentito una fortissima motivazione a imparare come prestare primo soccorso a persone in difficoltà quando mia madre è stata molto male. In quei momenti di confusione e impotenza, io non sapevo cosa fare per aiutarla, a parte chiamare l’ambulanza e provare a mettere in pratica qualche manovra che avevo visto nelle puntate di E.R.”. Sorride. “È arrivata la Croce Rossa e mia madre si è salvata”.

 

Così è entrato, dopo la leva obbligatoria, nel Corpo Militare CRI, con il grado di caporale, impegnandosi con diverse mansioni nel centro di permanenza temporanea di via Corelli e nel centro CRI Bresso per la Missione Arcobaleno, progetto umanitario per la crisi in Kosovo. Ha poi lavorato negli uffici del personale, nella sede di via Pucci; si è occupato dei migranti che soggiornavano alla Casa di Teddy (struttura di accoglienza per persone e famiglie in transito a Milano), aiutandoli a ricongiungersi con il resto delle loro famiglie e accompagnandoli alle visite mediche. Oltre alla formazione in campo sanitario, è venuto a contatto con temi nuovi e stimolanti, come l’educazione alla pace e alla sessualità, che “mi hanno fatto aprire la mente e accendere la curiosità”. Dopo la certificazione 118 per l’ambulanza, che gli ha permesso di agire da soccorritore in vari contesti (stadio, trasporto pazienti, infermi o disabili), è stato molto attivo nel campo delle emergenze (nel 2001 il disastro aereo di Linate, nel 2002 quello del Pirellone; nel 2009, il terremoto in Abruzzo e, nel 2010, quello ad Haiti).

 

In Croce Rossa ha seguito molti corsi ed è diventato anche monitore: “È stato un periodo difficile, c’era troppo da fare! Sono stato sul punto di mollare, ma il gruppo degli aspiranti monitori è stato meraviglioso, mi ha dato grande supporto e ora sono qui, a fare formazione alle nuove leve e a spiegare il valore di Croce Rossa e l’importanza di non lasciare mai indietro nemmeno l’ultimo”. Essere formatore è l’attività più appagante per Massimo, che mi dice con convinzione: “È necessario essere sempre preparati bene, è necessario che il volontario non sia un peso ma che sia sempre pronto ed energico. Uno degli enormi valori che ha Croce Rossa è quello di essere una maestra nella formazione dei suoi volontari!”.

 

Massimo mostra nello sguardo un fortissimo spirito volontaristico e una “vocazione al servizio” che traspare nonostante la grande umiltà, la voglia di migliorare e il senso del dovere che lo connotano profondamente: “Conosco ogni angolo di questo posto – dice abbracciando con gli occhi tutto intorno - ho fatto ogni genere di attività, andavo e vado dove c’è bisogno di una mano. Vorrei essere ancora più attivo ma è difficile avere il tempo di incastrare tutto, il lavoro e il resto!”.

 

Mi accorgo, durante il corso dell’intervista, di essere di fronte a una formidabile memoria storica del Comitato Provinciale di Milano: “Sento un grande amore per Cri e i suoi principi, che mi permettono di agire nel completo rispetto dell’altro. Conoscere e insegnare i nostri 7 principi mi rende orgoglioso di far parte di questa Associazione. Per questo penso sia importantissimo trasferire questi valori alle nuove generazioni di giovani volontari e per questo adoro preparare e partecipare ogni anno alle giornate di Solferino: lì dove tutto è nato, dove la storia di Cri si intreccia con quella dell’Italia. È in quel luogo che il volontario può capire da dove viene, perché agisce in un certo modo e in che direzione è giusto andare”.               (Elisa Magnani)

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Martedì, 03 Marzo 2015 13:09

"Sono diventato volontario perché..."

Bicicletta, sorriso ed energia: questo è Nicola, un giovane ma già esperto volontario della Croce Rossa di Milano, imbarazzato a raccontare di sé e modesto rispetto all’impegno e al tempo che dedica al servizio dei cittadini. Cosa ci fa in Comitato un ragazzo così, pieno di idee, progetti e voglia di fare? “Sono entrato in CRI perché volevo diventare elicotterista. Fare salvataggi estremi, volare, rispondere in modo efficiente: insomma dare una mano in emergenza alle persone in difficoltà!”.

Il volto gli si illumina quando parla di sogni e della Croce Rossa, dove ha già sperimentato molte attività: il ciclosoccorso; la logistica; l’assistenza ai senzatetto in ogni angolo di Milano; e ora anche il servizio di 118. “Mi sono informato e ho scelto proprio la Croce Rossa perché agisce in contesti diversi e con attività di ogni tipo. Ho pensato che fosse un posto perfetto per mettermi alla prova e imparare qualcosa di nuovo e utile per me e per gli altri. Sono onorato di farne parte”.

Nicola veste la divisa rossa al servizio delle persone. Essere volontario gli ha insegnato a muoversi velocemente in situazioni critiche, a risolvere i problemi, a essere lucido e competente, consapevole della responsabilità e dell’impegno che l’emblema richiede, pur restituendo tanto. “Sì, essere preparati e precisi è molto importante. Niente va lasciato al caso: la stanchezza spesso è grande, ma quando torni a casa sei felice e soddisfatto: non solo perché hai svolto bene il tuo compito, ma anche perché le persone a cui dai una mano lo riconoscono e lo apprezzano”. Riconosce che ci sono anche momenti di difficoltà, ma sono bilanciati dallo spirito di corpo, dal valore del rispetto per l’altro, e anche dall’umorismo e dalle amicizie che nascono operando fianco a fianco.

Con l’obiettivo di continuare a migliorare l’assistenza offerta alle persone disagiate, Nicola si è iscritto alla facoltà di infermieristica, collegando a Croce Rossa il suo percorso di studi. Come si fa a seguire tutto? “Bisogna organizzarsi con famiglia, studio, amici, fidanzata!”, dice Nicola sorridendo. “Armarsi di impegno, dormire poco, tornare a casa e togliersi, insieme alla divisa, anche il peso di quello che si è visto e sentito, per ricominciare il giorno dopo e quello dopo ancora a fare quello che ti riempie l’anima”.  

 

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