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Per il terzo anno consecutivo la Croce Rossa di Milano ha ricevuto un importante riconoscimento da parte dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), con il conferimento del logo WeWelcome per “il rilevante impegno dimostrato nella promozione di interventi specifici per l’inserimento lavorativo dei rifugiati".

Grazie al Programma di inclusione socio-lavorativa per persone migranti, la CRI Milano è da anni impegnata in un virtuoso percorso di collaborazione tra Terzo Settore e Profit volto a favorire l'inserimento lavorativo e sociale di persone beneficiarie di protezione internazionale.

Il programma interviene per rafforzare le capacità individuali e potenziare le competenze trasversali necessarie per accedere a corsi di formazione professionalizzanti organizzati da centri di formazione professionale accreditati.

Dal 2018 al 2022 sono stati erogate 369 sessioni di empowerment che hanno portato oltre 300 persone a partecipare a 25 corsi professionalizzanti grazie ai quali sono stati possibili 126 inserimenti lavorativi e 93 tirocini.

“La Croce Rossa di Milano – ha dichiarato il delegato CRI all’inclusione sociale, Niccolò Ventrice - crede fermamente nell'importanza dell'inclusione sociale delle persone rifugiate e migranti. Riconosciamo che il lavoro non solo fornisce un mezzo di sostentamento, ma è anche un potente strumento di emancipazione e di espressione della propria identità e dei propri talenti. Siamo fermamente convinti che l'inclusione sociale debba andare oltre la semplice accoglienza e che il lavoro svolga un ruolo fondamentale in questo processo. Per questo motivo, lavoriamo a stretto contatto con le imprese del territorio, le Istituzioni e le organizzazioni del Terzo settore per creare opportunità di lavoro e per favorire l'integrazione delle persone rifugiate e migranti nella nostra realtà territoriale. Grazie al sostegno economico e professionale di importanti fondazioni private possiamo concretamente costruire un mondo più inclusivo, dove le differenze sono valorizzate e dove ogni individuo ha la possibilità di realizzare i propri sogni e aspirazioni.”

L’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, premia con il logo Welcome le aziende che si sono distinte per aver inserito professionalmente persone rifugiate. L’edizione 2022 di “Welcome. Working for Refugee Integration”, ha premiato 167 aziende per aver inserito professionalmente quasi 9.300 rifugiati.

Ogni anno l’UNHCR assegna anche il logo WeWelcome a cooperative, onlus, fondazioni, associazioni di categoria, sindacati, servizi per il lavoro ed enti locali che, a vario titolo, si sono impegnati per favorire l’inclusione nel mercato del lavoro dei richiedenti asilo e beneficiari di protezione internazionale.

Il progetto Welcome. Working for refugee integration è sostenuto dal Ministero del Lavoro, da Confindustria e dal Global Compact Network Italia. Si avvale inoltre del supporto della Fondazione Tent.

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Nell'ambito del programma di formazione e inserimento socio-lavorativo della Croce Rossa di Milano, si è svolta mercoledì 21 giugno la cerimonia di consegna degli attestati del corso "IT support & Cyber Security". L’evento, organizzato insieme a Fondazione Italiana Accenture ETS e The Human Safety Net, è stata un’occasione speciale per incontrare di persona gli oltre 40 studenti rifugiati e richiedenti asilo che hanno superato il corso intensivo, erogato da Academy Rapido e i partner del programma ReadyForIT.

La giornata si è inoltre caratterizzata per la presenza di aziende del mondo IT che hanno avuto modo di incontrare singolarmente i ragazzi in una sessione dedicata all'employability post corso. La Croce Rossa di Milano ritiene infatti fondamentale unire l'erogazione dei corsi professionalizzanti a un dialogo con le realtà aziendali, in modo che la formazione dei beneficiari si concretizzi in occasioni reali di inclusione nel mondo del lavoro. Le aziende presenti all'incontro di valutazione delle skill dei partecipanti sono state Accenture, Asystel, Develhope, Generali, Gi-Group, Manpower e Randstad.

Tra gli ospiti della giornata Fabio Benasso, presidente della Fondazione Italiana Accenture, Gabriele Galateri di Genola, presidente della fondazione The Human Safety Net di Generali, nonché una rappresentante dell'UNHCR, l'agenzia ONU per i rifugiati.

La gallery dell'evento

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Per il secondo anno consecutivo, la Croce Rossa di Milano è stata premiata dall’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) con il conferimento del logo WeWelcome per l’anno 2020-2021, come "riconoscimento del rilevante impegno dimostrato nella promozione di interventi specifici per l’inserimento lavorativo dei rifugiati".

Il programma di inclusione socio-lavorativa per persone migranti della CRI Milano,è da anni un punto di riferimento nel panorama milanese come esempio virtuoso di collaborazione tra Terzo Settore e Profit per favorire l'inserimento lavorativo e sociale di persone beneficiarie di protezione internazionale. In quattro anni, grazie al percorso formativo su empowerment e competenze trasversali impartito da CRI Milano, e ai successivi corsi professionalizzanti che intraprendono i partecipanti al programma, è stata facilitata l'attivazione di oltre 180 contratti di lavoro in piccole e grandi aziende del territorio.

Il premio WeWelcome è destinato a cooperative, associazioni ed altri enti pubblici e privati che promuovono l'attuazione di interventi specifici per l’inserimento lavorativo dei rifugiati e per la promozione di una società inclusiva. Le realtà che aderiscono al bando del premio vengono intervistate e selezionate dal Comitato di Valutazione dell’UNHCR, che sceglie un numero limitato di realtà per il conferimento del logo. Il progetto Welcome è sostenuto dal Ministero del Lavoro, da Confindustria e dal Global Compact Network. Si avvale inoltre del supporto della Fondazione Tent e della Commissione Europea

Ricevere questo importante riconoscimento dall'UNHCR per il secondo anno consecutivo - dichiara Luigi Maraghini Garrone, Presidente CRI Milano - è per tutti noi un grande onore e un risultato straordinario che valorizza il nostro programma di inclusione socio-lavorativa. Quattro anni fa, quando abbiamo avviato il primo progetto, non immaginavamo di poter raggiungere in poco tempo questo ambito riconoscimento e di riuscire a creare una così proficua collaborazione tra realtà associative, cooperative, enti di formazione e aziende. Ciò che ci rende però particolarmente orgogliosi, è aver apportato cambiamenti positivi e concreti nella vita dei nostri beneficiari. Per molti di loro, il progetto ESIR, grazie alla fiducia dei donatori e alla competenza dei volontari e operatori CRI, ha rappresentato una vera e propria occasione di riscatto in grado di dare un nuovo corso alla loro vita".

L’evento di premiazione e conferimento del logo “We Welcome” si terrà a Roma il 13 giugno 2022 presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio.

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La Croce Rossa di Milano ha ricevuto un importante riconoscimento da parte dell’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, che ha conferito il logo WeWelcome “per l’impegno dimostrato nella promozione di interventi specifici per l’inserimento lavorativo dei rifugiati”. Un attestato di fiducia che conferma il valore dei programmi di inclusione socio-lavorativa della CRI Milano per persone migranti, che hanno la possibilità di accedere a percorsi di empowernment, corsi di italiano tecnico e corsi professionalizzanti erogati da istituti ed enti partner di Croce Rossa Milano.

 “We welcome” è un premio, conferito attraverso la concessione di un logo su base annuale, destinato a cooperative, associazioni ed altri enti pubblici e privati che promuovono l’inserimento lavorativo dei beneficiari di protezione internazionale e la promozione di programmi innovativi di formazione lavoro e formazione linguistica. Le realtà che aderiscono al bando del premio vengono intervistate e selezionate dal Comitato di Valutazione dell’UNHCR, composto da rappresentanti del Ministero del Lavoro, Confindustria, Global Compact Network Italia e Sole 24 ore.

“Il riconoscimento dell’UNHCR - dichiara Luigi Maraghini Garrone, Presidente CRI Milano - è uno straordinario risultato che ci rende orgogliosi del lavoro fatto fin qui. Sul fronte dell'assistenza alle persone migranti siamo attivi da molti anni, e fino all’anno scorso gestivamo anche due centri di accoglienza straordinaria. È dall'esperienza maturata in tale frangente che abbiamo avviato i progetti di inclusione socio-lavorativa, che vorremmo rendere trasversali e parte di un sistema di risposta alle vulnerabilità. Il vero premio per noi, tuttavia, è vedere ogni giorno i cambiamenti positivi nella vita delle persone che assistiamo”.

L’evento di premiazione e conferimento del logo “We Welcome” si terrà online il 10 novembre 2020.

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Persone richiedenti asilo e volontari della Croce Rossa insieme per le vie di Milano per scoprire i luoghi più frequentati della città. Le visite collettive sono al centro di “Guida in città”, progetto nato con l’obiettivo di facilitare l’orientamento nel territorio in cui gli ospiti dei Centri di Accoglienza (CAS) risiedono nonché la loro inclusione, offrendo la possibilità di cominciare a percepire come familiare un luogo fino a poco tempo prima totalmente estraneo.

Le visite della città prevedono l’accompagnamento in zone note - come il Duomo, i Navigli, il Castello Sforzesco - e l’insegnamento di come muoversi con i mezzi pubblici per raggiungerle autonomamente, e nascono da un problema ben noto all’équipe professionale dei CAS, che quotidianamente lavora per migliorare le condizioni di vita dei richiedenti asilo e incentivare le occasioni di crescita personale e di inclusione nel tessuto sociale. “Una volta arrivati nel centro”, racconta Simona Mancino, assistente sociale della Croce Rossa di Milano, “un gran numero di ospiti tende inizialmente a isolarsi, sia per paura dell’ignoto sia perché avverte un senso di estraneità nei confronti di tutto ciò che è all’esterno del CAS”. La non conoscenza della lingua e la poca familiarità con contesti urbani complessi come quello meneghino giocano poi un ruolo fondamentale nella scelta dell’ospite di adottare comportamenti auto-ghettizzanti.

Da qui l’idea di creare dei momenti in cui le persone richiedenti asilo possano scoprire la città. Il focus della prima uscita è stato spiegare il funzionamento della rete delle metropolitane per poi spostarsi, durante la seconda uscita, in centro. La programmazione delle visite avviene anche sulla base della curiosità dei partecipanti stessi, che chiedono e propongono gli itinerari.

IMG 20190202 WA0005“Uno dei punti di forza dell’attività”, continua Mancino, “è il ruolo del volontario, che si approccia non attraverso una dinamica up-down ma attraverso la metodologia della peer education (educazione alla pari), in quanto tutti i partecipanti appartengono alla stessa fascia d’età dei volontari CRI . Ciò favorisce la formazione di un clima sereno utile all’apprendimento”.

L’idea è quella di far sì che nel tempo la figura del volontario venga sostituita o affiancata da quella dei richiedenti asilo più “anziani” dal punto di vista dell’esperienza e della permanenza in Italia. Saranno loro a fornire ai nuovi arrivati le indicazioni base per muoversi in città senza timori.

La Croce Rossa crede che una città come Milano possa diventare ancora più inclusiva grazie anche a queste attività di “benvenuto”, che permettono alle persone di sentirsi parte della comunità vivendone pienamente e positivamente ogni luogo.

 

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L’accoglienza è solo una fase di un lungo percorso di integrazione che ha senz’altro inizio con l’apprendimento della lingua e della cultura italiane. Riconoscendo il valore dell'attività scolastica e la sua funzione sociale, Croce Rossa Milano ha avviato nei propri CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) una scuola di italiano, attiva da settembre a giugno, dove gli insegnanti forniscono ai richiedenti asilo gli strumenti idonei per accedere alle informazioni e sviluppare le competenze. 

Proprio da questa esperienza didattica e di vita è nato “Al Centro” un manuale scritto per l’apprendimento dell’italiano dei richiedenti asilo e dei rifugiati. Un corso che le autrici hanno costruito e pensato per guidare gli studenti nella loro particolare quotidianità.

Nel contesto migratorio, infatti, il percorso di apprendimento aiuta anche ad acquisire autonomia, ad interagire dove è in gioco l’esercizio dei diritti e dei doveri e a partecipare adeguatamente alla vita del Paese ospitante. La padronanza della lingua è dunque vista sia nell'ottica dell’ascoltare che dell’essere ascoltati, per far emergere le storie personali, esprimere aspettative e ricostruire la propria identità.

Manuale al centro 2

Il manuale, edito da Loescher Editore, è nato dalla collaborazione tra Croce Rossa Milano, Fondazione Verga e CALCIF (Centro d’Ateneo per la promozione della lingua e cultura italiana dell’Università degli Studi di Milano) ed è pensato per far raggiungere il livello A1 agli ospiti dei Centri d’accoglienza straordinaria e degli SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati). Formato da 10 unità con input scritti e orali e che prevedono attività ludiche e interculturali è completato da tracce audio e materiali integrativi online. 

 

Evento di presentazione 

 

Martedì 23 ottobre 2018, ore 17.00 

via Festa del Perdono 7 Milano (Sala crociera di Giurisprudenza, Università degli Studi di Milano)

Insegnare italiano ai richiedenti asilo: presentazione del manuale "Al Centro", di Alessia Benenti, Martina Mambelli, Valentina Mussi.

Specificità didattiche e priorità linguistiche: le autrici illustrano tecniche e attività tratte da “Al Centro” corso di italiano pensato per ospiti di CAS e SPRAR.

Modera la professoressa Franca Bosc

Intervengono: le autrici, Croce Rossa Milano, Fondazione Verga

 

 

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Nel percorso di accoglienza delle persone migranti l'apprendimento della lingua italiana è di primaria importanza. Frequentare i corsi di italiano per alcuni significa tornare sui banchi di scuola mentre per altri è un'esperienza totalmente nuova, non avendo potuto frequentare la scuola nei Paesi di origine. Per tutti è comunque una grande sfida, una prova che affrontano a piccoli passi ma spesso con grandi risultati.

Nelle nostre due strutture ogni giorno 13 insegnanti CRI lavorano per insegnare le basi della lingua e della cultura italiana. Con impegno e dedizione, nel corso dell'anno scolastico 2017/2018, 343 ragazzi migranti hanno frequentato i corsi quotidianamente, divisi in 16 classi con 230 studenti, nel centro di via Corelli, e 11 classi con 113 studenti nel centro di via Aquila, con un calendario che ha garantito 275 ore di formazione a persona.

I programmi educativi delle scuole sono diversificati a seconda del livello di istruzione di base e della pregressa conoscenza della lingua italiana. A tradizionali lezioni frontali si affiancano inoltre esperienze laboratoriali interne ed esterne ai centri di accoglienza, come gli incontri di scrittura autobiografica, svolti durante l’anno e parte del progetto di formazione “Teatro Utile 2018", promosso dall’Accademia dei Filodrammatici di Milano.

 MG 9299I risultati di questo intenso lavoro sono emersi in estate, quando 116 ragazzi hanno sostenuto gli esami per l’ottenimento della certificazione linguistica presso il Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) di Milano. Tra questi 40 hanno ottenuto la certificazione per il livelloA2, 64 quella del livello A1 e 12 il livello PRE A1.

Grande entusiasmo sia da parte degli ospiti delle strutture, che hanno visto le loro abilità linguistiche e relazionali migliorare, sia da parte degli operatori di Croce Rossa, in primis gli insegnanti, che hanno potuto usufruire anche della consulenza metodologica della Fondazione Verga, specializzata da anni nell’insegnamento dell’italiano agli stranieri.

La scuola di italiano della Croce Rossa riprende l’attività a settembre, dopo una breve pausa estiva, con il ritorno sui banchi di tutti coloro che hanno già un buon livello di italiano ma vogliono migliorarlo e di chi, invece, è ancora digiuno delle conoscenze linguistiche di base.

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Si è conclusa lunedì 11 giugno, nei locali dell’Accademia dei Filodrammatici, l’esperienza dei laboratori di scrittura autobiografica che per tre mesi ha coinvolto gli ospiti dei centri di accoglienza straordinaria (CAS) gestiti dalla Croce Rossa di Milano.

Laboratori il cui fine è stato quello di permettere ai ragazzi di ragionare sul proprio vissuto e sulle esperienze legate al proprio percorso migratorio, e di dargli forma con le parole. L’evento conclusivo ha visto la lettura di alcuni di questi brani in una serata di condivisione e reciproco scambio, e in molti si sono messi in gioco andando in scena leggendo i testi che loro avevano prodotto.

L’iniziativa è nato nell’ambito del progetto di formazione “Teatro Utile 2018”, promosso dall’Accademia dei Filodrammatici di Milano, e che come nelle precedenti edizioni ha come tema la migrazione e la multiculturalità.

I laboratori hanno preso il via nel mese di marzo e per tutto questo tempo i ragazzi dei due centri di accoglienza si sono incontrati a cadenza settimanale. Durante gli incontri sono stati trattati temi trasversali e universali sui quali sono stati prodotti testi scritti e elaborazioni grafiche, partendo dalle esperienze personali dei partecipanti. Gli elaborati sono poi stati condivisi in gruppo e alla fine dell’esperienza ne sono stati scelti alcuni per un riadattamento curato dalla regista e dagli attori di Teatro Utile.

L'evento è stato inserito nella rassegna “Insieme Senza Muri”, promossa dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Milano. Dopo il concerto di Piano City Milano nel CAS di via Corelli e la mostra "Sotto il cielo di Milano", questo evento è il terzo a essere inserito nelle iniziative 2018 di questa importante rassegna. 

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