Dall'8 al 13 maggio si tiene a Milano il Forum del Cibo, organizzato dal Comune di Milano in collaborazione con Fondazione Cariplo. Una lunga serie di eventi per parlare, confrontarsi e scambiarsi buone pratiche sui temi della Food Policy, la politica alimentare di Milano, considerata tra le più innovative a livello internazionale e che cresce grazie al coinvolgimento sempre più consapevole di cittadini, associazioni del Terzo Settore, enti e istituzioni, scuole e realtà profit.

La Croce Rossa di Milano è da tempo parte attiva di questo meccanismo e lavora in sinergia con le altre realtà territoriali. In particolare, CRI Milano fornisce derrate alimentari sia a beneficiari diretti, come famiglie in difficoltà o persone senza dimora, sia indiretti come enti e associazioni che si occupano della successiva consegna ai propri assistiti. I prodotti consegnati provengono da più fonti: il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD), con successiva distribuzione tramite il programma italiano AGEA; esercizi commerciali e ingrosso da cui CRI Milano recupera l'invenduto e i prodotti freschi in chiave antispreco; acquisti diretti presso catene di distribuzione.

L’esperienza maturata nella gestione di ingenti quantità di aiuti alimentari e nell'organizzazione logistica delle fonti di approvvigionamento, ha rafforzato la posizione di CRI Milano nella rete solidale del panorama associativo milanese nel contrasto alla povertà. Per questo motivo, nel corso del Forum del Cibo 2023, è stato chiesto a CRI Milano di condividere il proprio know-how durante la sessione “Il sistema di aiuto alimentare nella città di Milano: Focus sulla filiera e sulle reti”.

Niccolò Ventrice, Delegato Tecnico all'Inclusione Sociale, giovedì 11 ha tenuto un intervento specifico su come strutturare al meglio i diversi canali di acquisto all’ambito del FEAD, delle eccedenze e delle misure del Dispositivo di Aiuto Alimentare del Comune di Milano. Per arrivare a sempre più persone in stato di bisogno è infatti necessario reperire le derrate alimentare da più fornitori e attraverso numerose tipologie di canali. Tutto ciò però porta a una notevole complessità del sistema di aiuto.

"La pluralità di canali attraverso cui arrivano i beni – ha dichiarato Ventrice - costituisce sicuramente una ricchezza, ma è al contempo una potenziale criticità della filiera. La ricchezza è data dalla maggiore quantità e varietà di prodotti a disposizione, specialmente a fronte di un bisogno in crescente aumento dovuto alla crisi pandemica e a quella socio-economica. La criticità emerge invece per il rischio di squilibri all'interno del meccanismo di aiuto, come problemi legati alla sovrabbondanza di prodotti in determinati periodi e scarsità in altri, nonché una difficile gestione delle scadenze delle eccedenze, spesso molto strette. Da qui la necessità di operare per ricomporre i diversi canali di approvvigionamento dei viveri, in modo da rendere il sistema più efficiente limitando i possibili sprechi. Come CRI Milano riteniamo che una simile opera di efficientamento necessiti di una regia salda, con una visione a 360 gradi dei tre principali canali di approvvigionamento, che consenta l'ottimizzazione della filiera e la promozione di scambi di buone pratiche tra gli attori che a Milano operano per il benessere della comunità”.

Nella sua attività di contrasto alla povertà alimentare la CRI Milano può contare sul valido supporto dei cittadini e di aziende solidali, nonché di enti e fondazioni che finanziano gli acquisti diretti di derrate alimentari e coprono le spese vive, il personale e i mezzi impiegati per l’attività logistica. Tra queste in particolare Regione Lombardia e CAF America, grazie alle quali l’attività di distribuzione di derrate alimentari è stata negli anni incrementata sempre di più, riuscendo così a raggiungere quasi 60 mila beneficiari diretti e indiretti su tutto il territorio milanese.