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Si è conclusa tra gli applausi la seconda edizione della Charity Dinner della Croce Rossa di Milano, che ha visto la partecipazione di donatori e partner nell’incantevole cornice del Four Seasons Hotel di Milano.

Questo evento ha rappresentato un'occasione speciale in cui personalità, rappresentanti delle istituzioni, sostenitori e aziende hanno potuto condividere il loro impegno solidale a favore di persone e famiglie in difficoltà, assistite quotidianamente dalla Croce Rossa di Milano.

La serata è stata magistralmente presentata da Tessa Gelisio, la quale ha guidato gli ospiti attraverso una serata di emozioni e impegno. Ospite d’onore della serata è stata la senatrice a vita Liliana Segre, donna di Pace e Medaglia d’Oro della Croce Rossa Italiana, con il senatore a vita, già presidente del Consiglio, Mario Monti. La preziosa presenza della Vicesindaco, Anna Scavuzzo, ha rafforzato la vicinanza e l’apprezzamento dell’impegno di tutti i volontari della Croce Rossa per la comunità meneghina.

Durante la serata, sono state conferite le Medaglia di Benemerenza “Il Tempo della Gentilezza” a Nestlé Italia e SNAM sottolineando il valore del loro contributo ai progetti umanitari della Croce Rossa durante il periodo difficile della pandemia da Covid19.

Grazie a un menù curato nei minimi dettagli, i partecipanti hanno potuto vivere un’esperienza culinaria davvero straordinaria. I piatti, preparati da chef di fama, hanno deliziato i palati degli ospiti:

Andrea Berton (Ristorante Berton, 1 stella) ha curato gli antipasti: merluzzo marinato al lime, gelé nera e uova di salmone. Davide Oldani (Ristorante D’O, 2 stelle) ha proposto un suo piatto speciale: pane, pepe nero, marsala e riso. Fabrizio Borraccino (Executive Chef del Four Seasons di Milano) ha presentato i secondi piatti con branzino al vapore, verza in umido, hummus e salsa tapioca e peperoncino. Infine, il dessert è stato preparato dal ristorante Da Vittorio, 3 stelle: crema alla fava di tonka, marmellata di latte, schiuma di latte e sorbetto allo yogurt.

Il Presidente della Croce Rossa di Milano, Massimo M. A. Boncristiano, ha accolto con parole di gratitudine tutti i partecipanti e i partner che hanno reso possibile l'iniziativa. Dopo aver ricordato tutte le vittime dei conflitti armati odierne, ha sottolineato l’importanza della solidarietà e della cooperazione tra tutte le parti sociali per il rispetto della vita e della dignità umana. Un impegno che si rinnova nella ricorrenza dei 160 anni dalla fondazione della Croce Rossa, per affrontare le emergenze e le iniquità.

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La Croce Rossa di Milano è lieta di annunciare la "Charity Dinner 2024", seconda edizione dell'evento benefico organizzato dalla Croce Rossa di Milano per sostenere il proprio impegno umanitario a favore di persone e famiglie in difficoltà. L'appuntamento per donatori e partner è per domenica 27 ottobre 2024 nell’incantevole cornice del Four Seasons Hotel di Milano che ospiterà l'iniziativa per il secondo anno. Protagonisti, oltre la solidarietà, saranno gli chef stellati che sorprenderanno gli ospiti con ricette davvero speciali, come fatto per la passata edizione.

I partecipanti potranno godere di un’esperienza culinaria eccezionale grazie ai piatti curati dallo chef Andrea Berton (Ristorante Berton – una stella Michelin), dallo chef Davide Oldani (Ristorante D’O – due stelle Michelin), dallo chef Fabrizio Borraccino (Four Seasons Hotel Milano)  ) e dagli chef Chicco e Bobo Cerea (Ristorante Da Vittorio – tre stelle Michelin).

Dopo il successo della prima edizione del 2023, che ha visto tra gli ospiti d'onore la senatrice a vita Liliana Segre, Medaglia d’Oro della Croce Rossa Italiana, con il senatore Mario Monti, anche quest'anno si attendono figure di spicco del panorama istituzionale e imprenditoriale, pronte a sostenere i valori di solidarietà e vicinanza della CRI.

La Charity Dinner della Croce Rossa Italiana rappresenta un’occasione unica per coniugare alta cucina e impegno sociale, offrendo ai partecipanti l’opportunità di fare la differenza in un’atmosfera di grande eleganza e convivialità.

Come partecipare:

Per informazioni o per confermare la propria partecipazione, è possibile contattare l’indirizzo: eventi@crimilano.it.

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Ogni anno in Italia si contano 1.200 atti di aggressione ai danni dei lavoratori della sanità (nel 70% dei casi le vittime delle aggressioni sono donne).

L’OMS denuncia che gli operatori sanitari sono ad alto rischio di violenza a livello globale e, di questi, dall’8% al 38% nel corso della propria carriera subiranno violenze fisiche. Molti altri, poi, sono minacciati o esposti all’aggressione verbale e allo stigma sociale. Nella crisi dovuta al COVID-19, la carenza di personale e le crescenti tensioni sociali hanno incrementato il livello di violenza contro gli operatori sanitari e gli attacchi contro le strutture e i mezzi di soccorso. Per questo l’organismo internazionale sollecita e invita tutti i governi, i datori di lavoro e le organizzazioni dei lavoratori ad adottare ferme misure di tolleranza zero nei confronti della violenza contro gli operatori sanitari sul posto di lavoro e ad intensificare le azioni di sostegno sociale.

Non Sono un Bersaglio”, denunciava la campagna lanciata dalla Croce Rossa Italiana nel 2018. È un appello che bisogna ribadire con forza, perché purtroppo, considerando anche l’avvento di una pandemia globale, la situazione in Italia (e nel mondo) dal 2018 ad oggi si è paradossalmente aggravata.

Oggi, con 3 protocolli firmati con FIMMG, CNOP e ARES 118 e dopo aver dato vita all’Osservatorio sulle aggressioni al personale di CRI tramite il quale l’operatore può segnalare casi di violenza, aggressione, minaccia e/o danneggiamento a mezzi e strutture sanitarie, la Croce Rossa Italiana pubblica anche il report annuale 2021.

"Sembra assurdo che gli ‘eroi’ nazionali, gli ‘angeli’ del lockdown – sottolinea Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC) – siano anche gli quelli che oggi sono più a rischio di ieri. Dal 2018 sono stati tanti i traguardi raggiunti, basti pensare alla legge n. 113/2020 per la sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie, accolta con grande entusiasmo da tutte le Organizzazioni del soccorso. Un fondamentale punto di partenza ma, purtroppo, non di arrivo. E’ ora essenziale che l’Osservatorio previsto dalla citata legge sia reso operativo al più presto. Perché i dati in Italia parlano chiaro. Come Presidente dell’IFRC ho da sempre dovuto assistere alle violenze subite dai soccorritori nei contesti di guerra e conflitti, ma mai avrei pensato che questo tipo di abuso potesse balzare alla cronaca in maniera così prepotente nel nostro Paese. Dobbiamo intervenire, adesso”.

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